14 Luglio 2015

Il lavoratore, eletto quale membro della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) in una lista di una sigla sindacale, perde i diritti connessi alla sua qualifica (permessi sindacali, partecipazione alle trattative), se si dimette da quella sigla per associarsi ad altra.

Trenitalia aveva deciso di di non concedere ad un lavoratore, membro della RSU ulteriori permessi sindacali dopo aver preso atto della decadenza dell’interessato dalla carica in questione, comunicatagli dalla UIL Trasporti, e determinata dalle dimissioni del lavoratore da tale ultima sigla sindacale. Il lavoratore aveva adito il Tribunale di Reggio Calabria con ricorso d'urgenza. Il Giudice calabrese ha respinto la tesi del lavoratore secondo cui chi è eletto quale componente RSU è del tutto slegato dal sindacato di appartenenza, perché tale tesi urta in modo incontestabile con le finalità proprie delle RSU sul piano generale e, più specificamente con riferimento alla disciplina che prevede e regola le modalità di elezione e funzionamento delle rappresentanze sindacali unitarie. Quanto soprattutto al primo profilo, infatti, basta ricordare che la funzione delle R.S.U. non è quella di garantire ai lavoratori un mezzo di rappresentanza diretta, e per così dire individuale nelle dinamiche sindacali ma, al contrario, proprio quella di regolamentare la partecipazione delle organizzazioni sindacali stesse in azienda.